preso da internet
Basta andare su google e cliccare la parola “hobby” per immergersi in un universo di proposte creative, di ogni genere e tipo.
Sono soprattutto le donne ad attivarsi in tal senso, tentando di ritagliarsi spazi nel tempo libero per dare sfoggio del loro ingegno con amiche e amici.
Quello che gli hobbisti cercano di trarre dalla loro attività è in primo luogo la soddisfazione personale, un sentimento di gratificazione nel quale non è contemplato un desiderio di guadagno.
Ciò che conta per loro, insomma, è la passione, non i soldi!
Eppure, non bisogna andare lontano per capire che il sogno nel cassetto di molti hobbisti è di trasformare la loro attività in una fonte di guadagno aggiuntivo.
Ma come si fa a fare soldi con un hobby? Quali sono i passi da fare per vendere le proprie creazioni?
Proviamo a scoprirlo insieme vedendo quali caratteristiche definiscono un hobbista e quali obblighi, fiscali o legali, deve adempiere per poter fare della sua passione, un’occasione di guadagno.
Ma, a livello legale?
L’attività degli hobbisti viene definita sulla base di leggi regionali, ma, in linea di massima, rientrano all’interno di questa categoria tutte le persone che hanno queste caratteristiche.
Detto questo, che produci oggetti lavorati all’uncinetto, quadri, dolci, gioielli o altro, poco cambia. L’importante è che, in base alla tua attività, stia attento ad avere tutte le credenziali necessarie per vendere i vostri prodotti. Se fai dolci, ad esempio, dovreste avere tutte le carte in regola per la somministrazione di bevande ed alimenti.
Documentazioni
Qui dobbiamo operare una differenza sostanziale: il fatto che siate voi ad organizzare i mercatini di esposizione delle opere d’arte, o che partecipi a uno già organizzato da altre Associazioni e/o Enti pubblici. Procediamo col vedere quale documentazione dovete possedere per partecipare alle fiere per hobbisti.
Iniziamo col dire che non è necessaria alcuna iscrizione ai registri presso la Camera di Commercio, d’altra parte, però, è obbligatoria l’osservanza di tutti gli obblighi fiscali legati alla propria attività, anche se sporadica. Di questo parleremo nella sezione sottostante.
La documentazione necessaria per esporre i vostri prodotti è costituita da:
Per quanto riguarda il primo punto, il tesserino, in genere, ha validità di 1 anno. È rinnovabile fino a 5 anni, trascorsi i quali l’hobbista è tenuto a inoltrare nuovamente la richiesta al Comune scelto. Sottolineiamo come questa materia sia regolamentata a livello regionale. Quindi, attenti a informarvi presso gli enti più vicini al luogo dove volete esercitare la vostra attività.
Per ciò che concerne, invece, il secondo punto: se partecipi a una Fiera organizzata da Associazioni o Enti pubblici, informateti presso questi ultimi della presenza di contributi da pagare, quale ad esempio, una tassa fissa comunale per la partecipazione all’evento, e altre eventuali certificazioni.
In genere, si tratta di un’autocertificazione da presentare che attesti di esercitare l’attività di esposizione e vendita di proprie opere dell’ingegno a carattere creativo, senza necessità di autorizzazione amministrativa, secondo quanto disposto dell’art.4 comma II lettera H del D.L.31-03-1998 n. 114.
Attento, puoi partecipare solo agli eventi destinati a chi, come te, non ha Partita Iva e non a quelli riservati agli ambulanti che, invece, ce l’hanno. Un’altra cosa: è proibito esporre il prezzo.
Gli hobbisti sono operatori occasionali, non soggetti quindi ad obblighi fiscali. Premesso ciò, per poter partecipare agli eventi fieristici, è comunque necessario che siano forniti i seguenti dati:
Detto questo, potrebbe essere necessario il rilascio di una ricevuta per attività occasionale, dove saranno inseriti tutti i dati dell’hobbista (nome, cognome, codice fiscale), la somma ricevuta, la dichiarazione di non essere titolare di Partita Iva, né iscritto ad alcun albo professionale.
Se l’importo del compenso lordo è superiore ai 77,46 euro, è necessario applicare, solo sulla copia originale, una marca da bollo di 1,81 euro.
Naturalmente, tutti i compensi percepiti dovranno poi essere trascritti nella dichiarazione dei redditi (Quadro L, attività occasionale)
Sono soprattutto le donne ad attivarsi in tal senso, tentando di ritagliarsi spazi nel tempo libero per dare sfoggio del loro ingegno con amiche e amici.
Quello che gli hobbisti cercano di trarre dalla loro attività è in primo luogo la soddisfazione personale, un sentimento di gratificazione nel quale non è contemplato un desiderio di guadagno.
Ciò che conta per loro, insomma, è la passione, non i soldi!
Eppure, non bisogna andare lontano per capire che il sogno nel cassetto di molti hobbisti è di trasformare la loro attività in una fonte di guadagno aggiuntivo.
Ma come si fa a fare soldi con un hobby? Quali sono i passi da fare per vendere le proprie creazioni?
Proviamo a scoprirlo insieme vedendo quali caratteristiche definiscono un hobbista e quali obblighi, fiscali o legali, deve adempiere per poter fare della sua passione, un’occasione di guadagno.
Identikit
È facile definire un hobbista. In genere, il suo profilo ideale è:- Creativo
- Entusiasta
- Aperto
- Innovativo
Ma, a livello legale?
L’attività degli hobbisti viene definita sulla base di leggi regionali, ma, in linea di massima, rientrano all’interno di questa categoria tutte le persone che hanno queste caratteristiche.
- Tutti coloro che vendono, barattano, propongono o espongono, in modo saltuario e occasionale, merci che non superino il valore singolo di 250 euro
- Non posseggono partita Iva
- Producono opere che sono frutto del loro ingegno e sono prodotte a mano (quindi non in serie)
- Gestiscono la propria attività in maniera saltuaria e non organizzata
- I loro introiti non superano i 5 mila euro di fatturato annuale.
Documentazioni
Qui dobbiamo operare una differenza sostanziale: il fatto che siate voi ad organizzare i mercatini di esposizione delle opere d’arte, o che partecipi a uno già organizzato da altre Associazioni e/o Enti pubblici. Procediamo col vedere quale documentazione dovete possedere per partecipare alle fiere per hobbisti.
Iniziamo col dire che non è necessaria alcuna iscrizione ai registri presso la Camera di Commercio, d’altra parte, però, è obbligatoria l’osservanza di tutti gli obblighi fiscali legati alla propria attività, anche se sporadica. Di questo parleremo nella sezione sottostante.
La documentazione necessaria per esporre i vostri prodotti è costituita da:
- Il tesserino da hobbista, rilasciato dal Comune dove si svolge la prima attività. Le modalità di rilascio e le caratteristiche del tesserino sono stabilite dalla giunta regionale.
- Permessi Comunali, come può essere l’eventuale assegnazione del posteggio (di questo dovrete chiedere agli organizzatori).
- Denuncia di inizio attività (qualora fosse richiesta).
Per ciò che concerne, invece, il secondo punto: se partecipi a una Fiera organizzata da Associazioni o Enti pubblici, informateti presso questi ultimi della presenza di contributi da pagare, quale ad esempio, una tassa fissa comunale per la partecipazione all’evento, e altre eventuali certificazioni.
In genere, si tratta di un’autocertificazione da presentare che attesti di esercitare l’attività di esposizione e vendita di proprie opere dell’ingegno a carattere creativo, senza necessità di autorizzazione amministrativa, secondo quanto disposto dell’art.4 comma II lettera H del D.L.31-03-1998 n. 114.
Obblighi fiscali
Da hobbista, puoi esporre e vendere le tue opere durante i mercatini o le fiere, senza la necessità di avere una Partita Iva o emettere scontrini, a patto che il tuo fatturato non superi i 5 mila euro annuali.Attento, puoi partecipare solo agli eventi destinati a chi, come te, non ha Partita Iva e non a quelli riservati agli ambulanti che, invece, ce l’hanno. Un’altra cosa: è proibito esporre il prezzo.
Gli hobbisti sono operatori occasionali, non soggetti quindi ad obblighi fiscali. Premesso ciò, per poter partecipare agli eventi fieristici, è comunque necessario che siano forniti i seguenti dati:
- Nome e cognome
- Codice fiscale
- Dichiarazione dell’attività principale svolta
- Sporadiche ed episodiche
- Non organizzate
- Non professionali
- A portata limitata, temporale (non superiore ai 30 giorni per lo stesso committente) e quantitativa (non superiori ai 5 mila euro)
Se l’importo del compenso lordo è superiore ai 77,46 euro, è necessario applicare, solo sulla copia originale, una marca da bollo di 1,81 euro.
Naturalmente, tutti i compensi percepiti dovranno poi essere trascritti nella dichiarazione dei redditi (Quadro L, attività occasionale)
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