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venerdì 14 giugno 2013

FAI DI UN HOBBY IL TUO LAVORO

preso da internet

Basta andare su google e cliccare la parola “hobby” per immergersi in un universo di proposte creative, di ogni genere e tipo.
Sono soprattutto le donne ad attivarsi in tal senso, tentando di ritagliarsi spazi nel tempo libero per dare sfoggio del loro ingegno con amiche e amici.
Quello che gli hobbisti cercano di trarre dalla loro attività è in primo luogo la soddisfazione personale, un sentimento di gratificazione nel quale non è contemplato un desiderio di guadagno.
Ciò che conta per loro, insomma, è la passione, non i soldi!
Eppure, non bisogna andare lontano per capire che il sogno nel cassetto di molti hobbisti è di trasformare la loro attività in una fonte di guadagno aggiuntivo.
Ma come si fa a fare soldi con un hobby? Quali sono i passi da fare per vendere le proprie creazioni?
Proviamo a scoprirlo insieme vedendo quali caratteristiche definiscono un hobbista e quali obblighi, fiscali o legali, deve adempiere per poter fare della sua passione, un’occasione di guadagno.

Identikit

È facile definire un hobbista. In genere, il suo profilo ideale è:
  • Creativo
  • Entusiasta
  • Aperto
  • Innovativo
E, ovviamente, se avete altre caratteristiche da aggiungere, puoi elencarle nei vostri commenti alla fine del nostro articolo.
Ma, a livello legale?
L’attività degli hobbisti viene definita sulla base di leggi regionali, ma, in linea di massima, rientrano all’interno di questa categoria tutte le persone che hanno queste caratteristiche.
  • Tutti coloro che vendono, barattano, propongono o espongono, in modo saltuario e occasionale, merci che non superino il valore singolo di 250 euro
  • Non posseggono partita Iva
  • Producono opere che sono frutto del loro ingegno e sono prodotte a mano (quindi non in serie)
  • Gestiscono la propria attività in maniera saltuaria e non organizzata
  • I loro introiti non superano i 5 mila euro di fatturato annuale.
Detto questo, che produci oggetti lavorati all’uncinetto, quadri, dolci, gioielli o altro, poco cambia. L’importante è che, in base alla tua attività, stia attento ad avere tutte le credenziali necessarie per vendere i vostri prodotti. Se fai dolci, ad esempio, dovreste avere tutte le carte in regola per la somministrazione di bevande ed alimenti.


Documentazioni
Qui dobbiamo operare una differenza sostanziale: il fatto che siate voi ad organizzare i mercatini di esposizione delle opere d’arte, o che partecipi a uno già organizzato da altre Associazioni e/o Enti pubblici. Procediamo col vedere quale documentazione dovete possedere per partecipare alle fiere per hobbisti.
Iniziamo col dire che non è necessaria alcuna iscrizione ai registri presso la Camera di Commercio, d’altra parte, però, è obbligatoria l’osservanza di tutti gli obblighi fiscali legati alla propria attività, anche se sporadica. Di questo parleremo nella sezione sottostante.
La documentazione necessaria per esporre i vostri prodotti è costituita da:
  • Il tesserino da hobbista, rilasciato dal Comune dove si svolge la prima attività. Le modalità di rilascio e le caratteristiche del tesserino sono stabilite dalla giunta regionale.
  • Permessi Comunali, come può essere l’eventuale assegnazione del posteggio (di questo dovrete chiedere agli organizzatori).
  • Denuncia di inizio attività (qualora fosse richiesta).
Per quanto riguarda il primo punto, il tesserino, in genere, ha validità di 1 anno. È rinnovabile fino a 5 anni, trascorsi i quali l’hobbista è tenuto a inoltrare nuovamente la richiesta al Comune scelto. Sottolineiamo come questa materia sia regolamentata a livello regionale. Quindi, attenti a informarvi presso gli enti più vicini al luogo dove volete esercitare la vostra attività.
Per ciò che concerne, invece, il secondo punto: se partecipi a una Fiera organizzata da Associazioni o Enti pubblici, informateti presso questi ultimi della presenza di contributi da pagare, quale ad esempio, una tassa fissa comunale per la partecipazione all’evento, e altre eventuali certificazioni.
In genere, si tratta di un’autocertificazione da presentare che attesti di esercitare l’attività di esposizione e vendita di proprie opere dell’ingegno a carattere creativo, senza necessità di autorizzazione amministrativa, secondo quanto disposto dell’art.4 comma II lettera H del D.L.31-03-1998 n. 114.

Obblighi fiscali

Da hobbista, puoi esporre e vendere le tue opere durante i mercatini o le fiere, senza la necessità di avere una Partita Iva o emettere scontrini, a patto che il tuo fatturato non superi i 5 mila euro annuali.
Attento, puoi partecipare solo agli eventi destinati a chi, come te, non ha Partita Iva e non a quelli riservati agli ambulanti che, invece, ce l’hanno. Un’altra cosa: è proibito esporre il prezzo.
Gli hobbisti sono operatori occasionali, non soggetti quindi ad obblighi fiscali. Premesso ciò, per poter partecipare agli eventi fieristici, è comunque necessario che siano forniti i seguenti dati:
  • Nome e cognome
  • Codice fiscale
  • Dichiarazione dell’attività principale svolta
Come operatori occasionali, secondo la normativa vigente, le collaborazioni devono essere:
  • Sporadiche ed episodiche
  • Non organizzate
  • Non professionali
  • A portata limitata, temporale (non superiore ai 30 giorni per lo stesso committente) e quantitativa (non superiori ai 5 mila euro)
Detto questo, potrebbe essere necessario il rilascio di una ricevuta per attività occasionale, dove saranno inseriti tutti i dati dell’hobbista (nome, cognome, codice fiscale), la somma ricevuta, la dichiarazione di non essere titolare di Partita Iva, né iscritto ad alcun albo professionale.
Se l’importo del compenso lordo è superiore ai 77,46 euro, è necessario applicare, solo sulla copia originale, una marca da bollo di 1,81 euro.
Naturalmente, tutti i compensi percepiti dovranno poi essere trascritti nella dichiarazione dei redditi (Quadro L, attività occasionale)

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